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Il fine ultimo da raggiungere, è quello di avere la comprensione più elevata della nostra esistenza e dei meccanismi che la regolano. Quando giungeremo a comprendere questo con il cuore e non solo con l'intelletto, nulla sarà più fuori della nostra portata, tutto diventerà comprensibile e semplice, potremmo trasformare la nostra vita nel "paradiso in terra".

I popoli antichi, che vivevano in armonia e a stretto contatto con la natura, attribuivano proprietà particolari ad essa. Agli alberi, riconoscono una stupefacente e potente forza spirituale. Gli alberi erano ritenuti dagli antichi degli esseri viventi, animati da un’essenza e da un’energia proveniente dalla Terra. La flora delle Alpi Cozie è molto varia: diverse specie di alberi e di fiori la popolano. Molte di queste piante e di questi fiori, hanno delle proprietà terapeutiche e magiche, conosciute in tempi antichissimi, e da allora vengono usate per curare o fare/togliere incantesimi. Raccogliere erbe o minerali per i rituali richiede atteggiamenti e tempi particolari.

Ti ho cercata, ti ho trovata, mi unisco a te, ti raccolgo.

Di norma la raccolta delle erbe sconsiglia di usare attrezzi di ferro, è necessario purificarsi prima della raccolta, si usa la mano sinistra, in quanto considerata propizia, è importante  addobbarsi con una veste candida, oltre all'indicazione dei giorni per "andar per erbe", diversi secondo il tipo di erba che si vuole raccogliere. Anche il momento dell'impiego delle piante magiche è spesso accompagnato da formule e da atteggiamenti rituali per creare quel legame spirituale ed emotivo tra preparato magico e "l'obbiettivo" in modo che le energie fluiscano verso le nostre intenzioni.
Nella magia le piante hanno un ruolo importantissimo, con esse si creano amuleti o filtri , si lanciano incantesimi e malefici , si interroga il futuro e si combattono i veleni.

Rocce tra le betulle.

Particolare di roccia

Molto importanti sono anche le rocce e le pietre. In antichità il culto degli Dei avveniva nelle radure al centro dei boschi o attorno ai massi che spesso fungevano da altare.
A volte, dove i massi non c'erano, venivano portati e, spesso, disposti a cerchio per delimitare un luogo sacro perchè l'energia delle pietre avrebbe salvaguardato quel luogo.

Le pietre hanno visto l'origine del mondo, hanno partecipato da sempre al canto delle stelle, al soffiare del vento,allo scorrere delle piogge, conoscono tutto e assorbono il tutto. Per questo sono importanti nei rituali, apportano un energia di conoscenza ancestrale che, associata alla volontà, indirizza verso l’obbiettivo prefissato.

Nelle Alpi Cozie la storia delle rocce, delle pietre, inizia nel Giurassico, circa 175 milioni di anni fa, sul fondo di un oceano che separava la placca euroasiatica da quella africana, mentre i dinosauri passeggiavano sulle sue spiagge. Circa 80 milioni di anni fa inizia la collisione tra il vecchio margine continentale europeo ed una porzione della vecchia costa africana. Le forze messe in campo furono enormi tanto da portare la litosfera oceanica dapprima in profondità a temperature e pressioni elevatissime (circa 500-600° e circa 12-20 Kbar corrispondente a profondità di circa 40-70 km) per poi a farla riemergere e portarla a quote elevate in cima a tutto, trasformata ma contenente ancora la testimonianza della sequenza originaria. La geodiversità delle Alpi Cozie testimonia l’antico margine continentale adagiato ai suoi piedi, comprende la presenza di minerali unici al mondo, formatisi in condizioni estreme di temperatura e pressione.

Roccia Fenestre

La particolarità strateiforme delle rocce.

A questa rara e particolare genesi si accompagnano le leggende di illuminati popoli antichi che le hanno abitate.  Circa 10.000 anni, in val Susa, fa fu edificata la città di Rama, che rappresenta un importante mito dei primi abitanti dell'Europa: una città megalitica che sarebbe l'origine della tradizione celtica dell'Europa e custodirebbe il segreto del Graal. La sua origine, secondo tradizioni druidiche, viene attribuita al Dio Fetonte, che dopo essere sceso dal cielo, forgiò con il metallo del suo carro celeste una grande ruota forata interamente d'oro in cui racchiuse tutta la conoscenza dello Shan.

Queste rocce passate prima dall’acqua, poi al fuoco, infine all’aria, hanno assorbito un energia che favorisce la trasformazione. Contengono la memoria di ciò che hanno assorbito nei millenni a venire, trasmesso da tutte le creature che su di loro hanno vissuto, dai popoli illuminati che su di esse si sono radunati, hanno costruito e vivendo hanno impregnato la loro sapienza in esse. Nelle Alpi Cozie sono numerosi i siti in cui si trovano dolmen o menir o coppellette scavate nelle rocce, segno della sacralità attribuita dai druidi a questi luoghi.

Possono essere dei talismani che trasmettono serenità, valide compagne nella ricerca dei perché, sagge consigliere nell’indirizzare le nostre energie.

Andando a raccogliere le pietre, prestate attenzione se una pietra attira la nostra attenzione, se capita è  perché  percepiamo il suo antico potere. Se la pietra è bucata da parte a parte, è una pietra magica, un dono della natura, una sorta di talismano naturale che protegge dalle malattie, dagli spiriti maligni e che porta fortuna e prosperità a chi la trova.

Secondo alcune tradizioni possono anche conciliare il sonno e scongiurare gli incubi, è d'uso appendere queste pietre sulle culle dei neonati o sulle pareti dei letti degli ammalati, o sulla porta d'ingresso di casa..  Ma la capacità più magica delle pietre forate sarebbe quella di aprire finestre attraverso le quali vedere il mondo degli spiriti invisibili. Guardando attraverso il buco della pietra, con la giusta concentrazione e predisposizione, è possibile vedere le creature dei boschi (fate folletti, gnomi, ecc.) e di entrare in contatto con loro. Possono assorbire le malattie, aiutare nella guarigione e nella buona salute. Considerate una forma di protezione quando vengono portate al collo. Sono legate a tutto ciò che si desidera proteggere: la vostra barca, la vostra auto, la vostra casa o anche i vostri animali.. Si ritiene che legare più pietre forate insieme sprigioni grande spinta magica.

Io posso, io voglio, io comando.      

 Questa è la regola.
"La forza risiede nel pensiero che vede, la forza è nella parola scritta, la forza vibra nella parola che labbro pronuncia. Il pensiero lo scritto e il verbo sono esse vibrazioni di potere".

Il rito più semplice per realizzare un desiderio

Si scrive il desiderio su semplice carta bianca o su pergamena, lo si legge per tre volte consecutive ad alta voce, lo si fissa sia nella mente, lo si visualizza realizzato nella realtà, inducendolo così a realizzarsi. Il biglietto poi va sempre affidato al fuoco della fiamma di una candela affinché lo consumi.

Ricorda: Nei giorni di luna nuova si crea, in quelli di luna vecchia si cancella.

In alto a destra il Monviso.

Allontanare fatture e malefici.

Prendete delle tavolette quadrate, di misura multipla di quattro, vanno infissi dei chiodi, creando un circolo, piantateli fino quasi alla loro testa. Prendete del filo di rame, un lato del filo va annodato alla testa del primo chiodo, poi del secondo, poi del terzo e così via sino ad unirli tutti. In totale i chiodi devono essere 7. Fissare al centro del cerchio un sacchettino con foglie di ortica, rosmarino e corteccia di salice.  La tavoletta chiodata così preparata viene poi posta o sotto il letto o nelle varie stanze di casa avendo cura di tenere le punte dei chiodi in alto per far si che ogni malefizio o cattiva influenza possano rimanervi infilzati e quindi neutralizzati. In questo modo la casa o l'ufficio o il negozio, in qualsiasi luogo dove le tavolette verranno posizionate, saranno protetti. Recitare la formula di comando....

 

Far tacere le malelingue e/o allontanare qualcuno dalla nostra vita.

Si usa infilare un chiodo su di una candela nera, che poi verrà accesa e fatta consumare completamente, quando si desidera allontanare una persona dalla nostra vita o per far tacere le malelingue. Si lavora in luna calante, la luna che spezza e allontana, nel giorno del sabato. Sulla candela va inciso con un chiodo il nome della persona da allontanare o azzittire e si incide anche ( basta in modo stilizzato ) la forma di una bocca. Al centro della bocca verrà infilato il chiodo che abbiamo usato sino a quel momento e quindi si accende la candela. Si cosparge la candela con polvere di foglie di alloro ed edera essiccate. Recitare la formula di comando e visualizzare la sconfitta del nemico. Lo scopo è quello di azzittire e allontanare non arrivare a spiacevoli estremi. 

Formula di comando.

Dopo aver posizionato le tavolette e/o acceso la candela, recitare la formula di comando:

"Grande Madre Natura ascolta la mia preghiera, cancella le ombre su me discese, allontana da me i nemici che mi assillano, sconfiggi chi mi vuole sconfitto, soffia via ogni malelingua. Poteri che dimorate negli innumerevoli verbi del Creatore. Guardatemi! Uditemi! Ascoltatemi!
Io sono ( dire il proprio nome ) mi è stata fatta una grande ingiustizia e il mio cuore si è spezzato! ( indicare il torto ).
Spezzo sin da adesso, qui di fronte a voi, il sigillo di coloro che mi hanno schiacciato. ( dire il nome inciso sulla candela o i nomi delle persone malevoli o descrivere la situazione spiacevole che si vuole risolvere).

Ripetere 3 volte e ringraziare con il cuore, con le parole e con la mente.

L'ingrediente segreto per la riuscita dei riti è la carica emotiva inserita, che dovrà essere sempre intensa e avvolgente, per avere il massimo dei risultati.